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Haifa Italia parteciperà a Enovitis in Campo

“La Nutrizione Idrico-Minerale come Tecnica Sinergica per la Viticoltura Sostenibile e la Territorialità dei Vini”

Haifa Italia Srl anche in questa edizione di Enovitis in Campo ha voluto orgogliosamente esserci. Nei due giorni che hanno visto affollare i vigneti dell’Azienda Vitivinicola Torrevento da tantissimi appassionati Viticoltori e Tecnici abbiamo potuto illustrare le nostre proposte e la nostra visione per una viticoltura che deve essere sempre più competitiva e tale da creare i presupposti per l’ottenimento di vini superiori.
 
 
Nella mattinata di venerdì 17 Giugno abbiamo tenuto un seminario tecnico, nel quale si è discusso su come programmare e gestire al meglio la nutrizione idrica e minerale del vigneto in funzione dell’obiettivo enologico prefissato. È ormai superato dai fatti il preconcetto che affermava che il vino buono potesse derivare solo da viti che avessero sofferto fame e sete. In considerazione delle aumentate conoscenze scientifiche e tecnologiche, dei cambiamenti climatici e delle nuove esigenze del mercato si è costretti a ripensare alla tradizionale tecnica di concimazione granulare con concimi a pronto effetto e a studiare tecniche innovative per ottimizzare la nutrizione idrico-minerale della vite. In un contesto di Viticoltura Sostenibile con la fertirrigazione (NutrigationTM) e con concimi granulari a cessione controllata (MCT) si possono superare i limiti di efficienza della tradizionale concimazione granulare ed apportare in modo agevole le unità fertilizzanti richieste dalla vite per ogni fase fenologica, in rapporto e quantità, con piani di intervento mirati per singolo vitigno/portinnesto ed obiettivo enologico, salvaguardando reddito e territorialità della nostra viticoltura. Si è confrontata la tecnica tradizionale di concimazione (concimi granulari a pronto effetto) con la tecnica di nutrizione a rateo variabile basata su fertirrigazione e concimi granulari a cessione controllata (NutrigationTM).
 
 
 
Con le tradizionali concimazioni granulari a pronto effetto (interventi non differenziati applicando lo stesso prodotto con la stessa dose) e l’irrigazione soprachioma o a scorrimento (dove vi sia disponibilità di acqua), difficilmente si interviene con successo nel mitigare o modificare la variabilità di sviluppo delle viti per cercare di ottenere una buona uniformità di campo o perseguire obiettivi enologici prefissati. La nutrizione idrico-minerale a rateo variabile ci consente di apportare  fertilizzanti ed acqua nello spazio e nel tempo in modo specifico e differenziato a seconda delle esigenze delle varie «aree» vitate, per avere nel tempo un vigneto omogeneo che possa produrre uva coerenti con gli obiettivi enologici.
 
L’assorbimento efficiente degli elementi nutritivi dipende in sintesi dal:
  • momento di applicazione (fase fenologica)
  • efficienza e purezza del concime
  • modalità distributive
  • concentrazione dell’elemento nutritivo nell’intorno dell’apparato radicale (a minore concentrazione si ha la massima efficienza ed assorbimento)
 
La nutrizione idrico-minerale a rateo variabile non può essere solo una questione di differenti quantità complessive di concime o acqua all’interno del vigneto senza intervenire nell’insieme della tecnica di concimazione (tecniche distributive ed efficienza dei concimi).
La nutrizione idrico-minerale a rateo variabile deve essere una tecnica che permetta le ottimali sinergie fra tecnologie distributive innovative con l’impiego di concimi a massima efficienza nutrizionale.
In particolare con la tecnica della fertirrigazione e con l’utilizzo di concimi granulari ricoperti a cessione controllata si apportano gli elementi nutritivi nei rapporti e nelle quantità in funzione delle specifiche esigenze nutrizionali della pianta nelle varie fasi fenologiche: massima efficienza fisionutrizionale ed ambientale (NutrigationTM).
 
Come realizzare la NutrigationTM:
  • Analisi del suolo e dell’acqua irrigua (da ripetere nel corso degli anni con indagini mirate);
  • Specifico studio cartografico per identificare aree omogenee;
  • Nei vigneti irrigui progettazione razionale dell’Impianto di microirrigazione per gestire al meglio il fabbisogno irriguo e la fertirrigazione potendo gestire anche apporti minimi di acqua (2÷3 mm/Ha per intervento – fertirrigazione tecnica), ricercando la massima uniformità di distribuzione del volume di adacquamento in settori omogenei per vitigno ed obiettivo enologico; si dovranno modulare le dimensioni dei settori in modo corretto e correlato con la portata della pompa di iniezione della soluzione concentrata e del volume del contenitore da cui prelevare la soluzione concentrata stessa;
  • Individuazione delle Strumentazioni necessarie per la solubilizzazione e l’iniezione nel sistema irriguo della concime idrosolubile in funzione del tipo di fertirrigazione che si vuole realizzare (Fertirrigazione Quantitativa o Proporzionale);
  • Definizione del Fabbisogno della coltura in Unità Fertilizzanti (quantità, epoche e rapporti) per le varie aree omogenee;
  • Programmazione del piano di concimazione valutando eventuali sinergie ed integrazioni fra concimazione con concimi granulari a cessione controllata e fertirrigazione, nei vigneti dove sia possibile realizzarla;
  • Scelta di idonei spandiconcime di precisione per la migliore localizzazione del concime granulare;
  • Piano di fertirrigazione: Fabbisogno irriguo / disponibilità, Scelta del concime, Concentrazione / quantità d’acqua, durata degli interventi; si definiranno curve di apporto in funzione della fase fenologica specifiche per vitigno ed obiettivo enologico;
  • Definizione di un Piano Manutenzione del sistema micro-irriguo in funzione della qualità dell’acqua per prevenire occlusioni e perdite di efficienza;
  • Definire un piano di rilevi e analisi per verificare nel tempo lo sviluppo del vigneto così da tenere aggiornate le mappe omogenee del vigneto stesso per mirare sempre più gli interventi nutrizionali.
L’apporto di nutritivi con la NutrigationTM è più efficiente ed efficace rispetto la concimazione tradizionale granulare; si possono ridurre gli apporti di Unità Fertilizzanti di circa il 20÷30% ottenendo comunque migliori e maggiori produzioni.

 
 
Strategie di nutrizione a rateo variabile nei vigneti irrigui: In situazioni di non particolare disformità all’interno del vigneto si imposterà uno specifico piano di fertirrigazione di tipo proporzionale [dosare in modo specifico per fase fenologica la concentrazione (g/l) di concime sulla pianta] prevedendo almeno 5÷6 interventi; nei vigneti più produttivi e per razionalizzare al meglio la gestione della fertirrigazione si programmerà un intervento di concimazione granulare NPK+Mg con azoto a Cessione Controllata in uscita dall’inverno per un apporto di circa il 30% delle Unità Fertilizzanti. Con tale concimazione granulare si andrà anche a compensare una relativa variabilità di fertilità del suolo all’interno del vigneto modulando l’apporto di concime granulare (kg/Ha).
Strategie di nutrizione a rateo variabile nei vigneti non irrigui: si imposterà la concimazione granulare in tutto il vigneto nella fase del germogliamento (uscita dall’inverno) e/o nella fase di maturazione legno con concimi completi NPK+Mg con quota parte dell’azoto ed eventualmente del potassio a cessione controllata, dosando l’apporto sulla base delle esigenze delle zone di vigneto di media-buona fertilità; si faranno delle integrazioni nelle zone del vigneto con minor sviluppo con concimi azotati o NK, a pronto effetto o parzialmente ricoperti nella fase di allegagione/grappoli sperati.
 
Principali vantaggi della nutrizione idrico-minerale a rateo variabile (NutrigationTM) che contribuiscono all’ottenimento di  un maggior reddito al netto dei costi di concimazione:
 
  • Creare un equilibrio vegeto produttivo che perduri negli anni;
  • Anticipare l’entrata in produzione dei nuovi vigneti;
  • Raggiungere una maturazione tecnologica sempre più corrispondente a quella fenolico/aromatica;
  • Aumentare l’efficienza nell'assorbimento degli elementi nutritivi e dell’acqua irrigua con riduzione delle dosi di fertilizzante (si hanno meno perdite per dilavamento, insolubilizzazione e volatilizzazione degli elementi nutritivi) e dei fabbisogni idrici;
  • Impostare un piano nutrizionale in funzione delle specifiche esigenze del vitigno/portainnesto e dell’obiettivo enologico(Acidità Totale, Gradi °Brix, APA, Corredo Aromatico);
  • Prevenire danni per eccesso di salinità a foglie e radici;
  • Favorire il benessere degli apparati radicali potendo apportare sostanza organica (aminoacidi e estratti umici) nella zona di bagnatura per interessare tutto lo strato esplorato dalle radici  (anche in profondità),  a differenza di quello che può essere ottenuto con apporti di letami, compost e ammendanti solidi;
  • Ridurre il compattamento del suolo dovuto al minor numero di operazioni colturali;
  • Ridurre lo sviluppo delle infestanti nel vigneto;
  • Razionalizzare e ridurre le concimazione fogliari come integrazione specifica della nutrizione radicale;
  • Ridurre gli interventi / ore di distribuzione del concime granulare con riduzione di combustibili tradizionali e quindi riduzione della emissione di anidride carbonica (CO2).